Cos’è la Fotofobia?
Letteralmente: "paura della luce". In medicina indica la sensibilità anomala alla luce, che provoca disagio o dolore agli occhi. Le persone affette da fotofobia solitamente avvertono che i loro occhi diventano più sensibili all'aumentare della quantità di luce. Ad esempio, una persona con una sensibilità alla luce moderata potrebbe sentirsi bene in una stanza scarsamente illuminata, ma i suoi occhi potrebbero sentirsi a disagio con tutte le luci accese. In una giornata di sole, potrebbe essere difficile per loro aprire comodamente gli occhi a meno che non indossino occhiali da sole scuri. Alcune persone sono anche più sensibili a certi tipi di luce. La luce blu (che può provenire da schermi digitali e dalla luce solare) può aggravare la fotofobia più dei toni più caldi in alcune persone. Se sei fotofobico ti può capitare di:
-Strizzare o sbattere spesso gli occhi.
-Proteggere gli occhi con le mani.
-Preferire ambienti bui.
-Evitare la luce intensa degli ambienti e il sole.
Quanti tipi di fotofobia esistono?
Esistono 2 tipi di fotofobia
Diretta: dolore quando la luce colpisce l’occhio direttamente.
Consensuale: dolore nell’occhio opposto a quello colpito dalla luce (più raro, ma considerato il tipo "vero").
Quali possono essere le cause della fotofobia?
1. Oculari
Occhio secco (causa più comune)
Albinismo, aniridia, astigmatismo
Congiuntivite, abrasioni corneali, pterigio
Strabismo in particolare l’exotropia, nistagmo
Uveite, sclerite, neurite ottica (anche associata alla sclerosi multipla), retinite pigmentosa
Chirurgie oculari (cataratta, PRK, LASIK)
2. Neurologiche
meningite, trauma cranico.
Danni al talamo, Emorragia subaracnoidea, Paralisi sopranucleare progressiva
Blefarospasmo, nevralgia del trigemino
Emicrania (causa più comune) con aura o senza aura. Un'aura è un insieme di sensazioni insolite che alcune persone sperimentano appena prima che inizino i sintomi del mal di testa. Di solito non dura più di un'ora. Le persone affette da emicrania potrebbero sentirsi sensibili alla luce durante l'aura, o durante il mal di testa oppure anche in assenza della sintomatologia legata all’ emicrania stessa.
3. Problemi comportamentali
Ansia, depressione, psicosi, uso di droghe e astinenza da droghe possono tutti indurre fotofobia. Bambini e adulti autistici possono essere ipersensibili agli stimoli circostanti e sono spesso disturbati o turbati da luci, rumori o sensazioni inaspettate.
4. Carenze alimentari :
Vitamina B2.
Magnesio.
5. Altre Condizioni
Allergie, rosacea, sindrome di Sjogren
Toxoplasmosi, rabbia, herpes, lebbra, ebola
Sindrome da stanchezza cronica
Fibromialgia, lupus
Mollusco contagioso
6. Farmaci
Barbiturici, benzodiazepine
Clorochina, aloperidolo, litio
Doxicillina, tetraciclina, furosemide
Tropicamide (usata per dilatare le pupille), atropina, scopolamins
Come si fa Diagnosi di fotofobia?
La diagnosi si fa spesso attraverso:
-Anamnesi medica
-Esame oculistico
-Valutazione neurologica
Come gestire la fotofobia?
Puoi incorporare certe cose nella tua vita quotidiana per rendere i tuoi occhi più confortevoli. Considera di usare queste tecniche a casa, al lavoro o in qualsiasi altro posto in cui ti senti sensibile alla luce:
Prova nuovi occhiali da sole: prova a trovare lenti per occhiali da sole con una tinta più scura e un rivestimento polarizzato, che riduce l'abbagliamento. Queste caratteristiche aiutano a far arrivare meno luce solare ai tuoi occhi.
Prendi in considerazione gli occhiali colorati: gli studi dimostrano che una tinta per lenti rosa-arancio chiamata FL-41 può aiutare le persone che soffrono di fotofobia.
Usa lacrime artificiali: gli occhi secchi sono una causa comune di fotofobia. Chiedi al tuo medico se le lacrime artificiali o i colliri medicati potrebbero aiutarti con i sintomi dell'occhio secco.
Sperimenta una illuminazione domestica più soft: le lampadine standard sono disponibili in diversi livelli di luminosità (lumen) e temperature di colore (più basso è il numero "K", più caldo è il colore). Le lampadine intelligenti possono anche essere impostate su colori non tradizionali come il verde, che alcune ricerche dimostrano possa aiutare la fotofobia correlata all'emicrania.
Limita certi tipi di luce: la luce blu può causare una maggiore sensibilità nelle persone con fotofobia rispetto ad altre lunghezze d'onda della luce. Fai frequenti pause dallo schermo. Alcune persone riferiscono che gli occhiali che bloccano la luce blu rendano il lavoro più confortevole, puoi anche inserire attraverso le impostazioni sul telefonino e sul tuo computer il filtro per il blu.
Conosci i tuoi fattori scatenanti: i fattori scatenanti dell'emicrania si presentano in molte forme. Tieni un diario del mal di testa in modo da scoprire quali fattori scatenanti evitare in futuro.
Se hai iniziato a prendere un nuovo farmaco e stai sperimentando sensibilità alla luce, contatta il tuo medico che potrebbe valutare di modificare i tuoi farmaci
Come si fa prevenzione?
→ Visite oculistiche regolari
→ Buone abitudini di salute generale
FAQ – Domande Frequenti
Fotofobia vs Fotosensibilità?
Fotofobia = sensibilità oculare;
Fotosensibilità=sensibilità cutanea alla luce.
La fotofobia è permanente?
Dipende dalla causa: può essere temporanea o cronica.
La fotofobia può causare cecità?
No, ma può essere un sintomo di patologie che la causano.
La fotofobia può causare vertigini?
No direttamente, ma può essere un fattore scatenante se associata ad altre condizioni come l’emicrania.